ingredienti per 4 persone: 2 litri di acqua - 1 cucchiaio di sale grosso - 1 cucchiaio di olio - 1/2 kg di farina di mais bramata.
preparazione: per preparare la polenta iniziate mettendo su fuoco vivo un paiolo di rame con l'acqua e portatela ad ebollizione - aggiungete un cucchiaio di sale grosso - un cucchiaio di olio - e la farina gialla un pò alla volta ( molto lentamente per non provocare la formazione di grumi ) e iniziate a mescolare con un bel mestolo di legno - continuare a mescolare nello stesso verso miscelando lo strato più profondo con quello più superficiale fino ad amalgamare il composto per bene ( se la polenta risulta essere troppo dura e compatta aggiungete un mestolo di acqua calda ) - dopo 40 minuti durante i quali voi avrete continuato a girare la polenta, questa inizia a staccarsi dai bordi del paiolo ed in teoria potrebbe essere già servita in tavola ma la polenta più si cuoce più viene buona quindi continuate la cottura per altri 20 minuti - terminata la cottura la polenta si versa sul tradizionale tagliere in legno e si porta in tavola calda...
COLTIVAZIONE MAIS
Cominciamo col dire che ne esistono molte varietà, alcune
delle quali particolarmente dolci e zuccherine, ma la Zea mays saccharata è
molto vicina alla specie originaria e negli anni non ha subito moltissime
modifiche. Ci sono poi varietà molto decorative e divertenti, come il mais
‘Arlecchino’ o il mais ‘Fragola’. Il primo ha la spiga tempestata di chicchi
colorati che sembrano gemme preziose, mentre il secondo ha un piccola
pannocchia rossa che assomiglia veramente molto ad una grossa fragola. Quando
la natura vuole stupirci ci riesce sempre alla grande!
Quando e come seminare – Il mais dolce cresce bene ovunque,
tuttavia predilige terreni leggeri, fertili e ben drenati. Le pannocchie hanno
bisogno di sole per maturare, mentre le piante che si sviluppano in altezza
preferiscono posizioni riparate dai venti forti. Quando seminare? Se da una
parte sarebbe meglio anticipare la semina, perché il ciclo vegetativo è
piuttosto lungo, dall’altra sarebbe meglio aspettare perché i semi non
germinano se il terreno è troppo freddo. Quindi le soluzioni sono due: seminare
al coperto in semenzaio ad inizio primavera o seminare direttamente nell’orto quando
le temperature si saranno assestate (la temperatura del terreno deve essere di
almeno 10°), in aprile o addirittura in maggio a seconda della regione e
dell’altitudine in cui viviamo.
Il ciclo produttivo medio del mais è di 170-180 giorni, ma
esistono varietà di mais a ciclo breve, come il quarantino, che veniva seminato
sullo stesso terreno dopo la trebbiatura del grano.
GERMINAZIONE: impianto di mais in crescita da seme
. in semenzaio: seminiamo in contenitori alveolati o in
piccoli vasetti a 2,5-3 cm di profondità, facendo attenzione che le temperature
del luogo non scendano sotto ai 20°.
. in piena terra: potrebbe essere utile riscaldare il
terreno prima della semina, coprendolo per qualche giorno con un telo, se
ancora le temperature non fossero abbastanza alte. Seminiamo in aiuole
quadrate, anziché su un’unica fila, perché il mais dolce si impollina con il
vento e necessita della vicinanza di altre piante della stessa specie. Mettiamo
un chicco ogni 30-40 cm (possiamo metterli anche più fitti, ma se nascono tutti
poi dovremo diradarli) a circa 2,5-3,5 cm di profondità. Tra fila e fila
dovremo lasciare almeno 60 cm di distanza. Ricopriamo poi il seme con poca
terra, annaffiamolo e in poco tempo germinerà. Quando poi le temperature si
alzeranno, e con le dovute irrigazioni, ci metterà un attimo a crescere la
nostra pianta!
Trapianto – Trapiantiamo le giovani piantine quando avranno
raggiunto un’altezza di circa 8 cm. Pratichiamo l’acclimatazione, vale a dire
teniamo le piantine all’aperto per qualche giorno prima del trapianto per fare
in modo che si adattino alle condizioni climatiche esterne. Dopodiché
trapiantiamo ad una distanza di circa 35-45 cm.
Rincalzatura e irrigazione – Ci accorgeremo presto che il
granoturco ha bisogno di essere rincalzato: dal primo nodo del fusto
spunteranno infatti delle grosse radici, rivolte verso il basso per cercare di
trovare nuovo nutrimento nel suolo e per tentare di dare più stabilità alla
pianta in crescita. Rincalziamo bene fino a quel punto quando la pianta sarà
alta 50-70 cm.
A meno che non si registrino periodi di siccità particolari,
annaffiamo il mais quando le piante inizieranno a fiorire e soprattutto quando
le pannocchie inizieranno a ingrossare.
Raccolta – Quando la pannocchia sarà grossa e turgida,
proviamo ad incidere con un unghia i granelli che appaiono sotto le foglie, se
il liquido che esce è acquoso significa che la pannocchia è ancora troppo
acerba, se invece è biancastro significa che è pronta per essere cucinata. In
questo caso mangiamola appena raccolta. Se invece vogliamo raccoglierla per
conservarne i chicchi secchi e ridurli in farina, dovremo aspettare che le
barbe siano marroni e le foglie secche crepitino al solo toccarle!
Curiosità e consociazioni – Tempo fa (ma possiamo farlo
anche oggi) si usava affiancare una pianta di mais ad una pianta di fagioli, in
modo che il fagiolo trovasse sostegno arrampicandosi sul mais e il mais
trovasse stabilità grazie all’aiuto del fagiolo. Insomma una combinazione
vincente che sembra ancora più completa se aggiungiamo anche alcune piante di zucchina,
che ombreggiano la base e scoraggiano la crescita delle infestanti. Vi
consiglio di leggere a questo proposito, un articolo molto interessante sulla
consociazione di mais, fagiolo e zucchina.
In ogni caso sappiate che il mais gradisce la vicinanza di
fagioli, cetrioli, zucchine, meloni e pomodori. Inoltre il mais zuccherino può
rendere bene anche ai bordi di una coltura di patate.
Infine ultima raccomandazione: coltivate insieme ai bambini
il mais da pop corn!





